Essere genitori è sicuramente un compito molto gratificante ma estremamente difficile e stancante. Amiamo molto i nostri bambini ma ci sono anche momenti in cui fatichiamo a comprendere i loro comportamenti o a mantenere la calma e la pazienza. Una di questi fasi è quella oppositiva, che inizia intorno ai 2 anni e si manifesta con “capricci” e appunto comportamenti e affermazioni oppositive.
E’ un momento molto importante nello sviluppo cognitivo e comportamentale del bambino, anche se difficile da gestire. Il bambino sta infatti iniziando a costruirsi una sua identità e questo processo parte dall’opposizione. Lo sviluppo cerebrale nell’essere umano è molto lungo, richiede anni e si completa solamente
verso la fine dell’adolescenza. Questo spiega perché nei primi anni di vita i bambini non sono in grado di controllare e dare un nome alle proprie emozioni, pur facendone esperienza.
Non si tratta di un agire intenzionale, bensì di un meccanismo inconscio. Ecco perchè sgridare un bambino che fa i “capricci” non è efficace o funzionale. Il bambino in fase di capriccio è un bambino sopraffatto dalle proprie emozioni e l’essere sgridato non lo aiuta.
Nonostante questo quando ci si trova di fronte alla fase oppositiva del bambino la nostra risposta istintiva da adulti è quella di imporre la nostra volontà. Corriamo però il rischio di incappare in un circolo vizioso di rabbia e frustrazione da entrambe le parti. Bisognerebbe cercare di non agire di impulso e valutare il contesto. In situazioni di pericolo è importante intervenire prontamente e in modo autorevole, dando poi spiegazioni successivamente. Diversamente è necessario chiedersi se la nostra richiesta è davvero fondamentale e non prorogabile.
E’ davvero importante che il bambino si faccia mettere le scarpe o posso
lasciarlo fare da solo pur perdendo un pò di tempo?
Ricordiamoci però che i nostri bambini hanno bisogno di noi, delle nostre regole e della nostra approvazione. Le regole ci sono e devono essere rispettate. Però dovete riconoscere e accogliere le loro emozioni nel momento in cui la loro richiesta non può essere soddisfatta. La collera è fisiologica e con molta pazienza si deve accompagnare il bambino verso la comprensione e l’accettazione di essa. Non dovete quindi soddisfare tutti i loro desideri pur di non scatenare il capriccio. Dovete insegnare ai bambini ad essere in sintonia con le proprie emozioni in modo che abbiano gli strumenti necessari per accettare la frustrazione e la rinuncia.
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