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Me Time

Aggiornamento: 14 apr 2022



Viviamo in una società sempre più frenetica, in cui il fare sembra essere la chiave di tutto. E questa frenesia si applica anche alla maternità. Spesso facciamo tanta fatica a rallentare. Ad adattarci al ritmo di un neonato. A spendere le nostre giornate ad allattare e cambiare pannolini.


Ci sembra di perdere tempo prezioso. C’è la casa da pulire, gli altri bambini da accudire, i panni da lavare, i pasti da preparare. Dopo qualche mese arriva anche il rientro al lavoro, passo importante ma non sempre semplice. Sapete però cosa manca in tutto questo?

Il me time!

Termine anglosassone per indicare il tempo dedicato esclusivamente a se stesse. Cosa difficile da fare in generale, ma ancora di più dopo la nascita di un bambino.




Spesso la donna si dimentica di avere dei bisogni e delle esigenze, tutta concentrate su quelle del bambino. E a peggiorare la situazione c’è anche il senso di colpa, che si fa strada non appena si decide di allontanarsi dal bambino per un pò di relax.



“Non sarò egoista a prendermi del tempo per me?” “E se il mio bambino dovesse avere bisogno di me?” “In fondo il tempo per me non è così importante, lo rimando!”.

La verità è che il me time non dovrebbe rappresentare un’occasione speciale, ma una ricorrenza quotidiana. Ovviamente va presa in considerazione la situazione e vanno scelti obiettivi realistici. Ma cercate di ritagliarvi del tempo. Ogni giorno. Anche solo un’ora in palestra, 10 minuti di meditazione o spesi sul letto ad ascoltare un podcast, una doccia (o meglio ancora un bagno) senza nessuno intorno. Non è un atto di egoismo. E’ un atto di self-care. Ne va della salute vostra, della vostra famiglia e dei vostri bambini. Non potete infatti prendervi cura degli altri se non vi prendete cura di voi stesse in primis.



Come dicono gli inglesi “You can’t pour from an empty cup” (Non puoi versare acqua da una tazza vuota)



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